Da quando proporre l’acqua?

I neonati hanno un contenuto maggiore di acqua rispetto ai bambini e agli adulti, in rapporto al loro peso corporeo. Inoltre, hanno un ricambio idrico più veloce.

Quindi, una corretta idratazione è essenziale per rimpiazzare le perdite di acqua ma anche per permettere la crescita dei neonati.

Durante l’allattamento, il latte garantisce il fabbisogno di acqua senza necessità di offrirla a parte

 Quando il neonato viene allattato, la sua idratazione è garantita dal latte, materno o in formula, costituito principalmente da acqua. Quindi, non c’è necessità di proporre acqua.

Il neonato, infatti, chiede il latte anche per “dissetarsi”. Non a caso, il primo latte della poppata è proprio quello più ricco di acqua e povero di nutrienti, in grado di soddisfare la sete del neonato e assicurarne la corretta idratazione.

Con l’introduzione dell’alimentazione complementare si può offrire l’acqua al bambino durante o alla fine del pasto

Dall’inizio dello svezzamento, tra i 6 e i 12 mesi di età, si considera adeguato un consumo giornaliero di circa 800 ml di acqua per assicurare la giusta idratazione.

Questo non significa che il bambino deve bere 800 ml di acqua, poiché questa quota comprende anche l’acqua contenuta nel latte, materno o in formula, che dovrebbe continuare ad essere presente nella dieta del bambino. La quota comprende anche l’acqua presente negli alimenti proposti a partire dai primi giorni di svezzamento.

Quindi, è fondamentale offrire ai bambini alimenti ricchi di acqua come frutta e verdura, e continuare l’allattamento almeno fino ai 12 mesi.

Il consumo di acqua può variare sensibilmente da un giorno all’altro in funzione della temperatura esterna, della tipologia di alimenti consumati nella giornata e anche della richiesta di latte, quindi dal numero di poppate.

È importante provare a comprendere quando il neonato necessita di bere, proporre l’acqua ma non insistere

Dall’inizio dello svezzamento, è necessario comprendere le necessità di idratazione del bambino giorno per giorno e assecondare le sue richieste. È bene provare talvolta a offrire dell’acqua senza però forzare a berla.

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